La nostra vocazione ai prodotti del territorio è dettata dalla consapevolezza di conoscere a fondo i produttori locali e, di conseguenza, la storia di ogni prodotto, i luoghi di provenienza e i metodi di produzione, facendo particolare attenzione alle eccellenze.

Con il nostro progetto «da Noi a Noi» ci poniamo l’obiettivo di garantire ai clienti prodotti di qualità, provenienti dal territorio circostante, del Piemonte o della Liguria, oltre ad incentivare un mercato ecosostenibile e ridurre i costi.

Persone e comunità, imprese e territorio, supportate dal Bilancio di sostenibilità, il documento che nel concreto racconta questo impegno e lo traduce in numeri e obiettivi. Il nostro obiettivo è quello di costruire sostenibilità economica nei territori in cui operiamo, senza mai dimenticare che siamo una filiera di persone in un settore che ha il dovere e la responsabilità di rivedere le proprie logiche produttive e distributive, facendo la propria parte nella lotta per la difesa dell’ambiente.

Le filiere in cui si concretizza l’impegno da Noi a Noi sono varie, in particolare:

Carne Bovina di Razza Piemontese

Filiera Controllata Porto Venere

Prodotti forniti

12.768 tonnellate di prodotti forniti per il progetto «da Noi a Noi» nell’anno 2021
359.921 tonnellate di prodotti forniti sul mercato nell’anno 2021
3.5% Percentuale quantità di prodotti forniti per il progetto «da Noi a Noi» su quantità totale di prodotti forniti sul mercato nell’anno 2021

Persone

448 nuovi assunti nell'anno
67% dipendenti con contratto a tempo INDETERMINATO
25% DONNE impiegate a tempo INDETERMINATO
31% dipendenti con età inferiore ai 40 ANNI
8% lavoratori stranieri assunti a tempo indeterminato
2531 PERSONE impiegate presso i fornitori

Packaging, rifiuti e gestione degli sprechi

La riduzione degli imballaggi e della quantità di materiali utilizzati è un aspetto di grande rilevanza nel nostro percorso di sostenibilità. Gestire in modo ottimale i rifiuti, significa farli diventare una risorsa per l’ambiente e per la comunità.

37% Fornitori che utilizzano almeno in parte imballaggi in materiali riciclabili o riciclati
40% Imballaggi in materiali riciclati, riciclabili o compostabili impiegati sul totale degli imballaggi utilizzati in plastica, carta, metalli
38% Fornitori che utilizzano esclusivamente o in parte imballaggi in carta, cartone, legno certificati FSC e/o PEFC (certificazione della Catena di Custodia che attesta la provenienza di materiali da foreste gestite in modo responsabile
81% Rifiuti inviati a recupero sul totale dei rifiuti prodotti
52% Fornitori che avviano a donazione, recupero e riciclo l’eccedenza del prodotto alimentare riducendo così il food waste
9% Fornitori che sono in possesso di certificazione ambientale ISO1400

Sicurezza e Qualità del Prodotto

631 ANALISI SUL PRODOTTO* effettuate in autocontrollo nell’anno dai nostri fornitor
78 PRODOTTI (REFERENZE) CERTIFICATI (DOP/IGP/IGT/GLOBALGAP)
97,4% FORNITORI CON NESSUN RITIRO/RICHIAMO DI PRODOTTI NELL’ANNO

Impegno verso la comunità locale

31% FORNITORI CHE DONANO RISORSE PER INIZIATIVE SOCIALI SUL TERRITORIO (es. Banco Alimentare, donazioni ad Associazioni)
724.300 Euro DONATI DAI NOSTRI FORNITORI nell’anno per iniziative sociali sul territorio (educazione, benessere della comunità locale, progetti di solidarietà)

Anni 60, Andy Warhol e Roy Lichtestein: l’arte celebra la meraviglia dei beni di consumo, l’importanza del benessere per tutti, più o meno illusorio. Da allora il mondo è molto cambiato: oggi tra i valori più sentiti si trovano la conservazione dell’identità e della memoria.

Persone, territorio e comunità sono per il Gruppo Dimar S.p.A., che opera attraverso l’insegna MERCATÒ, così importanti da essere elencati tra i principi primi, che in tutti questi anni hanno improntato l’operato della società e della famiglia Revello.

L’idea di Gianni Arnaudo di proporre al Comune di Alba la realizzazione di un giardino nell’area subito accanto al nuovo MERCATÒ EXTRA in zona S. Cassiano nasce dall’ intento di far sì che la realizzazione di questi obbiettivi societari diventasse un progetto per la città. In questo è tradotta una delle idee fondanti dell’azione e del pensiero del Gruppo proprietario: il rispetto per la storia di un territorio e per le sue caratteristiche, sentite come proprie.

L’architetto, che è stato anche docente di Urbanistica e Tecnologia ambientale al Politecnico di Torino, ha innovato il concetto di area verde collocata in un ambito semiperiferico a prevalente vocazione commerciale: il giardino ha una valenza culturale specifica, cioè il recupero dell’identità. Il disegno del percorso è un evidente simbolismo: richiama un frammento di un filamento di DNA all’interno del quale è stata inserita una campionatura vegetale tipica delle Langhe.